GIUSEPPE BACCI
selezione di bozzetti originali
selezione di bozzetti originali
INDICE DELLA PAGINA:
- galleria di immagini
- note biografiche sull'autore
- opere
- quattro chiacchiere con Giuseppe Bacci (intervista esclusiva)
- galleria di immagini
- note biografiche sull'autore
- opere
- quattro chiacchiere con Giuseppe Bacci (intervista esclusiva)
GALLERIA DI IMMAGINI
tempere anni '70 per manifesti di opere liriche
cm. 35 x 50
€ 180,00 cad.
Cliccate sulle immagini per ingrandire.
NOTE BIOGRAFICHE
Giuseppe Bacci è nato a Bologna il 27 marzo 1921 e lì ha frequentato l'Accademia Regazzi, la più prestigiosa scuola d'arte privata della città. Arruolatosi in aeronautica, comincia a lavorare come illustratore subito dopo la guerra, nel 1945. Inizialmente collabora con l' editore bolognese Cappelli dedicandosi in particolare alle pubblicazioni per la gioventù: del 1952 è il ricercatissimo Le avventure di Pinocchio.
La collaborazione si estende in seguito a tutti i grandi editori italiani per i quali disegna copertine e illustrazioni (un esempio: i "gialli" Mondadori). Si sono avvalsi del suo talento periodici importanti come "L'Europeo", "Panorama", "Noi", "Sorrisi e Canzoni", "Ciak". Per il quotidiano "L'Indipendente" cura tutti i ritratti, le illustrazioni e le vignette. Parallelamente si dedica anche alla grafica pubblicitaria con cui la popolarità del Bacci arriva al grande pubblico. Crea infatti per diverse aziende (dadi "Lombardi", calzature "Zenith", vernici "Brill") fino ad arrivare, negli anni Sessanta, alla direzione dell'ufficio pubblicità della distilleria di liquori Buton. Sono sue celebri campagne pubblicitarie dell'epoca come "Etichetta Nera, il brandy che crea un'atmosfera", "Rosso Antico, il principe degli aperitivi, si beve in coppa" e i caroselli con Gino Cervi. E' il grande Marcello Marchesi a studiare con lui gli slogan. La sua opera è richiesta anche da firme internazionali come Elizabeth Arden, Cartier, Vacheron-Constantin.
Fianco a fianco con "mostri sacri" del cinema come De Sica, Leone, Fellini ha disegnato le locandine utilizzate per le "prime" dei film, ma ha immortalato su carta anche celebri attori stranieri.
Un ruolo importante, all'interno della sua produzione è ricoperto dai bozzetti raffiguranti i motori di Alfa Romeo, Maserati, Bugatti, Ducati ecc. e proprio nel maggio 2010 nell'ambito di "Modena, terra di motori" si è chiusa una rassegna dedicata ai suoi bolidi.
Allo stesso modo, fondamentale nel suo cammino artistico è la ricca produzione di bozzetti per opere del repertorio lirico creati per diversi teatri italiani (non ultimi la Scala e il Comunale di Bologna).
In questi ultimi anni il Bacci vive con la figlia a San Lazzaro di Savena dedicandosi esclusivamente alla pittura.
Nel corso del 2005 e del 2006 la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha acquistato un cospicuo numero di disegni dell'illustratore e nell'aprile 2010 gli ha dedicato una retrospettiva.
E' in preparazione presso Mondadori una monografia dedicata alla sua opera.
OPERE
Con piacere abbiamo proposto per la prima volta a Parma una mostra monografica che illustrasse le principali tematiche trattate dal Bacci nella sua pluridecennale attività in cui sempre predilesse la tempera come principale mezzo espressivo.
La principale caratteristica di questi bozzetti è il forte gioco cromatico che pone in risalto figure umane dai tratti marcati, quasi maschere, a volte fino al limite del surreale.
Ma non solo melodramma: il Bacci ha curato anche le illustrazioni dell'Enciclopedia del Jazz per l' Edition Denoel immortalando singoli artisti e intere jazz band.
Anche bolidi e motori vengono trasformati in opere d'arte, in cui più che mai è evidente la lezione futurista. "Tenace continuatore del fulgente futurismo degli inizi, ha saputo interpretare a pieno il mito della velocità, l'aderenza al senso di marcia di una società in trasformazione per tutto il Novecento (da "Sassuolo 2000 del 26/05/2010). I lavori che non nascono commissionati da singole case automobilistiche erano per lo più pubblicati sulla rivista "Rombo".
Non dimentichiamo alcune campagne pubblicitarie di prodotti celebri, rimaste nella memoria del pubblico (Campari, Idrolitina, Cinzano ecc.).
"L'opera di Giuseppe Bacci ha svolto un ruolo importante di mediazione e diffusione di contenuti culturali. Attraverso i manifesti pubblicitari ha divulgato non solo le informazioni sui luoghi e sui prodotti reclamizzati, sugli eventi e sui personaggi che ne erano protagonisti, ma ha reso familiari i modi e gli stili espressivi della contemporaneità, contribuendo alla nascita di quella cultura visiva che è caratteristica fondamentale...in ogni sfera del quotidiano. Visual Culture in cui si integrano e convivono oggetti d'arte tradizionale e prodotti dei new media, film, video, fotografia, linguaggi aulici e specializzati." ("Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna News" 2010).
Il Bacci lavora tuttora dedicandosi alla pittura e sperimentando tecniche che vanno dalle suggestioni impressioniste all'informale.
Esposizioni a lui dedicate in Italia e all'estero (recentemente a Londra) consacrano il Bacci come uno dei principali grafici italiani del Novecento.
QUATTRO CHIACCHIERE CON GIUSEPPE BACCI
(intervista esclusiva rilasciata in occasione della mostra tenutasi a Parma il 25 sett - 9 ott 2010)
E' una bella mattina di giugno quando arriviamo a San Lazzaro di Savena. In macchina abbiamo i raccoglitori con gli 80 bozzetti di Giuseppe Bacci che vorremmo mettere in mostra nella nostra libreria: per Parma un' anteprima assoluta! La signora Claudia, la figlia, ci è venuta a prendere all'uscita dall'autostrada per evitare che ci perdiamo nel dedalo di strade della periferia. La casa che ci accoglie mostra che in questa famiglia l'arte è nell'aria: il padre di Giuseppe, Aris Bacci, era anch'egli grafico e pubblicitario e Claudia ha arricchito le diverse stanze con le sue opere di scultura. Il signor Giuseppe ci accoglie con gentilezza e disponibilità: non ama parlare di se stesso come figlio d'arte, ma volentieri ci racconta dei suoi inizi:
- Ho cominciato a lavorare nel 1945. Non avevo frequentato l'Accademia di Belle Arti, ma una scuola privata di Bologna e poi...è la natura!
Sono un illustratore: ho iniziato con illustrazioni per ragazzi dell'editore Cappelli e sono arrivato a fare i ritratti ai personaggi più importanti d'Italia: De Benedetti, Tronchetti Provera, Berlusconi...1100 ritratti di mogli importanti!
Ho lavorato per l'Europeo, l'Illustrazione Italiana, l'Enciclopedia Treccani...per la Treccani ho fatto 160 ritratti di personaggi.
Riferendosi ai bozzetti che abbiamo portati ci spiega:
- Come riferimento temporale si collocano fra il 1965 e il 1975; gli astratti li ho fatti dal 2000 in poi. Le donnine e i figurini erano realizzati per riviste di moda femminile, jazzisti e jazz band per una storia del jazz.
- E le opere liriche?
- Le opere le ho disegnate tutte!
- E da quanti di questi bozzetti sono stati pubblicati i manifesti?
- Sono stati pubblicati quasi tutti, ma non da voi a Parma: la Scala, il Comunale di Bologna, Firenze...
- E come mai ce ne sono alcuni doppi, o comunque molto simili?
- Perché ho voluto apportare delle modifiche, o perché me ne richiedevano un'altra copia. Per esempio, in ogni stagione lirica Verdi c'era sempre e ogni volta volevano un bozzetto nuovo.
- Ma non c'è solo il teatro: c'è anche il cinema.
- Sì. I disegni per i film li ho fatti proprio in collaborazione con i diversi registi, con De Sica, Leone, Fellini...seguendo anche le loro indicazioni: li esponevano nei cinema alla sera della Prima.
- Ci dia un'indicazione tecnica per tranquillizzare i nostri clienti: alcuni bozzetti sembrano firmati al momento della realizzazione, altri hanno una firma a matita che ha l'aria un po' posticcia...
- La firma è mia. E' stata messa successivamente in quelli che inizialmente, per dimenticanza, non l'avevano; per fare chiarezza e evitare equivoci.
Mentre parla il Bacci sfoglia i raccoglitori e ad ogni cartella si anima di più:
- Ma lei ha un capitale qui, sa? Dovete considerare queste tavole come un investimento. Ma guarda Claudia, guarda qui! Fantastico, fantastico! Ma guarda com'ero bravo! Quasi quasi dovremmo ricomprarli noi...Andando avanti con l'età ho peggiorato: le mani non rispondono più come una volta e i ritratti non riesco più a farli. Ma lo sa che oggi mi avete davvero fatto un regalo?!
E' stato un piacere; grazie di tutto a lei, signor Bacci...
Giuseppe Bacci è nato a Bologna il 27 marzo 1921 e lì ha frequentato l'Accademia Regazzi, la più prestigiosa scuola d'arte privata della città. Arruolatosi in aeronautica, comincia a lavorare come illustratore subito dopo la guerra, nel 1945. Inizialmente collabora con l' editore bolognese Cappelli dedicandosi in particolare alle pubblicazioni per la gioventù: del 1952 è il ricercatissimo Le avventure di Pinocchio.
La collaborazione si estende in seguito a tutti i grandi editori italiani per i quali disegna copertine e illustrazioni (un esempio: i "gialli" Mondadori). Si sono avvalsi del suo talento periodici importanti come "L'Europeo", "Panorama", "Noi", "Sorrisi e Canzoni", "Ciak". Per il quotidiano "L'Indipendente" cura tutti i ritratti, le illustrazioni e le vignette. Parallelamente si dedica anche alla grafica pubblicitaria con cui la popolarità del Bacci arriva al grande pubblico. Crea infatti per diverse aziende (dadi "Lombardi", calzature "Zenith", vernici "Brill") fino ad arrivare, negli anni Sessanta, alla direzione dell'ufficio pubblicità della distilleria di liquori Buton. Sono sue celebri campagne pubblicitarie dell'epoca come "Etichetta Nera, il brandy che crea un'atmosfera", "Rosso Antico, il principe degli aperitivi, si beve in coppa" e i caroselli con Gino Cervi. E' il grande Marcello Marchesi a studiare con lui gli slogan. La sua opera è richiesta anche da firme internazionali come Elizabeth Arden, Cartier, Vacheron-Constantin.
Fianco a fianco con "mostri sacri" del cinema come De Sica, Leone, Fellini ha disegnato le locandine utilizzate per le "prime" dei film, ma ha immortalato su carta anche celebri attori stranieri.
Un ruolo importante, all'interno della sua produzione è ricoperto dai bozzetti raffiguranti i motori di Alfa Romeo, Maserati, Bugatti, Ducati ecc. e proprio nel maggio 2010 nell'ambito di "Modena, terra di motori" si è chiusa una rassegna dedicata ai suoi bolidi.
Allo stesso modo, fondamentale nel suo cammino artistico è la ricca produzione di bozzetti per opere del repertorio lirico creati per diversi teatri italiani (non ultimi la Scala e il Comunale di Bologna).
In questi ultimi anni il Bacci vive con la figlia a San Lazzaro di Savena dedicandosi esclusivamente alla pittura.
Nel corso del 2005 e del 2006 la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha acquistato un cospicuo numero di disegni dell'illustratore e nell'aprile 2010 gli ha dedicato una retrospettiva.
E' in preparazione presso Mondadori una monografia dedicata alla sua opera.
OPERE
Con piacere abbiamo proposto per la prima volta a Parma una mostra monografica che illustrasse le principali tematiche trattate dal Bacci nella sua pluridecennale attività in cui sempre predilesse la tempera come principale mezzo espressivo.
La principale caratteristica di questi bozzetti è il forte gioco cromatico che pone in risalto figure umane dai tratti marcati, quasi maschere, a volte fino al limite del surreale.
Ma non solo melodramma: il Bacci ha curato anche le illustrazioni dell'Enciclopedia del Jazz per l' Edition Denoel immortalando singoli artisti e intere jazz band.
Anche bolidi e motori vengono trasformati in opere d'arte, in cui più che mai è evidente la lezione futurista. "Tenace continuatore del fulgente futurismo degli inizi, ha saputo interpretare a pieno il mito della velocità, l'aderenza al senso di marcia di una società in trasformazione per tutto il Novecento (da "Sassuolo 2000 del 26/05/2010). I lavori che non nascono commissionati da singole case automobilistiche erano per lo più pubblicati sulla rivista "Rombo".
Non dimentichiamo alcune campagne pubblicitarie di prodotti celebri, rimaste nella memoria del pubblico (Campari, Idrolitina, Cinzano ecc.).
"L'opera di Giuseppe Bacci ha svolto un ruolo importante di mediazione e diffusione di contenuti culturali. Attraverso i manifesti pubblicitari ha divulgato non solo le informazioni sui luoghi e sui prodotti reclamizzati, sugli eventi e sui personaggi che ne erano protagonisti, ma ha reso familiari i modi e gli stili espressivi della contemporaneità, contribuendo alla nascita di quella cultura visiva che è caratteristica fondamentale...in ogni sfera del quotidiano. Visual Culture in cui si integrano e convivono oggetti d'arte tradizionale e prodotti dei new media, film, video, fotografia, linguaggi aulici e specializzati." ("Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna News" 2010).
Il Bacci lavora tuttora dedicandosi alla pittura e sperimentando tecniche che vanno dalle suggestioni impressioniste all'informale.
Esposizioni a lui dedicate in Italia e all'estero (recentemente a Londra) consacrano il Bacci come uno dei principali grafici italiani del Novecento.
QUATTRO CHIACCHIERE CON GIUSEPPE BACCI
(intervista esclusiva rilasciata in occasione della mostra tenutasi a Parma il 25 sett - 9 ott 2010)
E' una bella mattina di giugno quando arriviamo a San Lazzaro di Savena. In macchina abbiamo i raccoglitori con gli 80 bozzetti di Giuseppe Bacci che vorremmo mettere in mostra nella nostra libreria: per Parma un' anteprima assoluta! La signora Claudia, la figlia, ci è venuta a prendere all'uscita dall'autostrada per evitare che ci perdiamo nel dedalo di strade della periferia. La casa che ci accoglie mostra che in questa famiglia l'arte è nell'aria: il padre di Giuseppe, Aris Bacci, era anch'egli grafico e pubblicitario e Claudia ha arricchito le diverse stanze con le sue opere di scultura. Il signor Giuseppe ci accoglie con gentilezza e disponibilità: non ama parlare di se stesso come figlio d'arte, ma volentieri ci racconta dei suoi inizi:
- Ho cominciato a lavorare nel 1945. Non avevo frequentato l'Accademia di Belle Arti, ma una scuola privata di Bologna e poi...è la natura!
Sono un illustratore: ho iniziato con illustrazioni per ragazzi dell'editore Cappelli e sono arrivato a fare i ritratti ai personaggi più importanti d'Italia: De Benedetti, Tronchetti Provera, Berlusconi...1100 ritratti di mogli importanti!
Ho lavorato per l'Europeo, l'Illustrazione Italiana, l'Enciclopedia Treccani...per la Treccani ho fatto 160 ritratti di personaggi.
Riferendosi ai bozzetti che abbiamo portati ci spiega:
- Come riferimento temporale si collocano fra il 1965 e il 1975; gli astratti li ho fatti dal 2000 in poi. Le donnine e i figurini erano realizzati per riviste di moda femminile, jazzisti e jazz band per una storia del jazz.
- E le opere liriche?
- Le opere le ho disegnate tutte!
- E da quanti di questi bozzetti sono stati pubblicati i manifesti?
- Sono stati pubblicati quasi tutti, ma non da voi a Parma: la Scala, il Comunale di Bologna, Firenze...
- E come mai ce ne sono alcuni doppi, o comunque molto simili?
- Perché ho voluto apportare delle modifiche, o perché me ne richiedevano un'altra copia. Per esempio, in ogni stagione lirica Verdi c'era sempre e ogni volta volevano un bozzetto nuovo.
- Ma non c'è solo il teatro: c'è anche il cinema.
- Sì. I disegni per i film li ho fatti proprio in collaborazione con i diversi registi, con De Sica, Leone, Fellini...seguendo anche le loro indicazioni: li esponevano nei cinema alla sera della Prima.
- Ci dia un'indicazione tecnica per tranquillizzare i nostri clienti: alcuni bozzetti sembrano firmati al momento della realizzazione, altri hanno una firma a matita che ha l'aria un po' posticcia...
- La firma è mia. E' stata messa successivamente in quelli che inizialmente, per dimenticanza, non l'avevano; per fare chiarezza e evitare equivoci.
Mentre parla il Bacci sfoglia i raccoglitori e ad ogni cartella si anima di più:
- Ma lei ha un capitale qui, sa? Dovete considerare queste tavole come un investimento. Ma guarda Claudia, guarda qui! Fantastico, fantastico! Ma guarda com'ero bravo! Quasi quasi dovremmo ricomprarli noi...Andando avanti con l'età ho peggiorato: le mani non rispondono più come una volta e i ritratti non riesco più a farli. Ma lo sa che oggi mi avete davvero fatto un regalo?!
E' stato un piacere; grazie di tutto a lei, signor Bacci...