LETTERATURA DIALETTALE PARMIGIANA
Catalogo dei libri disponibili in negozio sulla poesia in dialetto parmigiano,
il teatro e la prosa in vernacolo,
e breve bibliografia ragionata dei testi di principale interesse.
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INDICE DELLA PAGINA:
- poesia dialettale parmigiana
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POESIA IN DIALETTO PARMIGIANO
Omaggio della Gazzetta agli abbonati, è una scelta di poeti dialettali parmigiani che ha il merito di avere messo in luce anche testi o autori normalmente meno considerati.
Vi compaiono poesie di: Domenico Galaverna, Giovanni Casalini, Italo Ferrari, Renzo Pezzani, Alfredo Zerbini, Luigi Vicini, Ottorino Tentolini, Ugo Ugolotti, Maurizio Corradi Cervi, Giovanni Mazzoni, Giuseppe Perlini, Ernesto Dalcò.
Vi compaiono poesie di: Domenico Galaverna, Giovanni Casalini, Italo Ferrari, Renzo Pezzani, Alfredo Zerbini, Luigi Vicini, Ottorino Tentolini, Ugo Ugolotti, Maurizio Corradi Cervi, Giovanni Mazzoni, Giuseppe Perlini, Ernesto Dalcò.
AA. VV.:
Cor pramzan. Raccolta di poesie inedite. A cura di Luigi Casalini. Pubblicata in occasione del debutto della Compagnia Stabile del Teatro Comico Parmigiano. Parma, La Nazionale Tipografia Editrice, 1961. In 8°; pp. 183 con alcune illustrazioni in nero nel testo; brossura editoriale illustrata; cucito. Fuori commercio DISPONIBILE € 40,00 |
Bella raccolta di inediti di firme prestigiose del panorama poetico dialettale parmigiano: in ordine alfabetico da Bruna Avanzini e Arnaldo Barilli per arrivare a Vincenzo Zileri e Alfredo Zerbini.
All'interno, bella pagina illustrata dedicata alla rinascita del teatro dialettale parmigiano ad opera della Compagnia Stabile del Teatro Comico Parmigiano.
All'interno, bella pagina illustrata dedicata alla rinascita del teatro dialettale parmigiano ad opera della Compagnia Stabile del Teatro Comico Parmigiano.
Antologia di poeti dialettali parmigiani del Novecento: Giancarlo ARTUSI, Bruno CASSI, Dino DAZZI, Dino FORMENTINI, Meleagro FORNARI, Gino GHERARDI, LUCHI, Bruno PEDRANESCHI, RICCIO da Parma, Franco SCHIANCHI, Umberto TAMBURINI, Bruno ZANLARI.
Simpatica antologia che raccoglie poesie dedicate al Natale da diversi autori dialettali parmigiani. Le poesie sono illustrate da graziosi disegni di autori quali Cesare Gobbo, Piero Furlotti, latino Barilli..
I testi sono di: Franco Aimi, Ottorino Ferrari, Dino Formentini, Renzo Pezzani, Ottorino Tentolini, Luigi Vicini, Alfredo Zerbini.
Cosa di rilievo: le poesie hanno traduzione a fronte in italiano.
I testi sono di: Franco Aimi, Ottorino Ferrari, Dino Formentini, Renzo Pezzani, Ottorino Tentolini, Luigi Vicini, Alfredo Zerbini.
Cosa di rilievo: le poesie hanno traduzione a fronte in italiano.
Edizione speciale curata da Battei per il Centro Torri di Parma.
I poeti scelti sono Pezzani, Vicini, Zerbini, Campanini, Aimi per un totale di nove componimenti: come si dice nella presentazione "un assaggio", un invito ad approfondire la poesia dialettale parmigiana.
Veste grafica curata ma non convenzionale per un'edizione mai stata in regolare commercio.
I poeti scelti sono Pezzani, Vicini, Zerbini, Campanini, Aimi per un totale di nove componimenti: come si dice nella presentazione "un assaggio", un invito ad approfondire la poesia dialettale parmigiana.
Veste grafica curata ma non convenzionale per un'edizione mai stata in regolare commercio.
Raccolta di poesie di vari autori accomunate dall'amore come filo conduttore.
Le liriche scelte sono di Arnaldo Barilli, Camillo Bocchialini, Giuseppe Perlini, Renzo Pezzani, Ottorino Tentolini, Ugo Ugolotti, Luigi Vicini, Alfredo Zerbini; per un totale di 56 poesie.
Le liriche scelte sono di Arnaldo Barilli, Camillo Bocchialini, Giuseppe Perlini, Renzo Pezzani, Ottorino Tentolini, Ugo Ugolotti, Luigi Vicini, Alfredo Zerbini; per un totale di 56 poesie.
Prima raccolta di questo autore che, abbandonando gli stile un po'ottocenteschi tipici di gran parte della poesia dialettale parmigiana, sperimenta un approccio e una brevità che mostrano di aver appreso la lezione poetica del Novecento.
Divertiment è la traduzione dialettale del francese divertissement, nome tecnico dell'intermezzo musicale; il che non stupisce dal momento che l'autore è in realtà ben noto come fisarmonicista e compositore.
Le tematiche vanno dalla rielaborazione di episodi autentici, alle storielle con animali antropomorfi fino a versi più “commossi”; cifra comune è quasi sempre quella dell'ironia.
Le tematiche vanno dalla rielaborazione di episodi autentici, alle storielle con animali antropomorfi fino a versi più “commossi”; cifra comune è quasi sempre quella dell'ironia.
“Questo libretto è dedicato ai parmigiani morti e alle parmigiane vive; ai vecchi muri scomparsi e a quelli che sono ancora in piedi; a Salimbene, a Stendhal, a Casa, a Barilli, a Larbaud”.
Nel 1946, finalmente terminata la guerra, periodici, numeri unici, almanacchi tornano in edicola e in libreria insieme ai libri.
Sono del 1946 la ripresa della pubblicazione de “La giovane montagna” , l'uscita dell'almanacco "La Luna sul Parma" (sic!) e anche l'uscita di questo curioso opuscoletto: "Il Battistino liberato. Guida sentimentale e almanacco parmense per il 1946".
Il titolo fa riferimento al nostro Battistino nazionale, la creatura di Galaverna: Batistén Panäda, ma, invece di trovare, come di consueto, le sue disavventure in versi, il lettore trova nel libriccino osservazioni varie di costume (in italiano) e qualche poesia di Giuseppe Perlini (in dialetto).
Nel 1946, finalmente terminata la guerra, periodici, numeri unici, almanacchi tornano in edicola e in libreria insieme ai libri.
Sono del 1946 la ripresa della pubblicazione de “La giovane montagna” , l'uscita dell'almanacco "La Luna sul Parma" (sic!) e anche l'uscita di questo curioso opuscoletto: "Il Battistino liberato. Guida sentimentale e almanacco parmense per il 1946".
Il titolo fa riferimento al nostro Battistino nazionale, la creatura di Galaverna: Batistén Panäda, ma, invece di trovare, come di consueto, le sue disavventure in versi, il lettore trova nel libriccino osservazioni varie di costume (in italiano) e qualche poesia di Giuseppe Perlini (in dialetto).
"Questa composizione di Fausto Bertozzi è stata letta durante l'incontro del sig. Pietro con i Pensionati della Barilla avvenuto il 16 dicembre 1979" (dal colophon del libriccino).
Come suo solito con grande garbo, Bertozzi, che fu ingegnere alla Barilla, ricorda sul filo della nostalgia il crescere dell'azienda fino a diventare quella che vedevamo alla fine del secolo scorso... "Alvador", in dialetto parmigiano è il lievito, la pasta fermentata che fa da lievito.
Come suo solito con grande garbo, Bertozzi, che fu ingegnere alla Barilla, ricorda sul filo della nostalgia il crescere dell'azienda fino a diventare quella che vedevamo alla fine del secolo scorso... "Alvador", in dialetto parmigiano è il lievito, la pasta fermentata che fa da lievito.
Brevi ma interessanti note di commento (come di consueto quelle di Bocchialini) al canzoniere nocetano di Perlini (vd.).
Sempre attente al territorio le edizioni de "La Giovane Montagna".
Sempre attente al territorio le edizioni de "La Giovane Montagna".
Di Callegari si sa ben poco; restano di lui una ventina di poesie (novellette in versi dialettali) e alcune cose di incerta attribuzione. Viene però considerato uno dei grandi poeti dialettali di Parma.
Molte delle sue composizioni sono rimaste inedite perché considerate troppo licenziose. Inoltre non suscitò troppa simpatia il suo far nomi e cognomi quando si trattava di raccontare qualche fatto "interessante".
Le sue poesie costituiscono, inoltre, un importante documento linguistico.
Molte delle sue composizioni sono rimaste inedite perché considerate troppo licenziose. Inoltre non suscitò troppa simpatia il suo far nomi e cognomi quando si trattava di raccontare qualche fatto "interessante".
Le sue poesie costituiscono, inoltre, un importante documento linguistico.
"Tutta la raccolta, nelle sue motivazioni liriche, svolge un incessante richiamo alle cose concrete dei campi, del paese, della gente, della casa, così come ci hanno abituato i fratelli maggioridella poesia italiana contemporanea, da pascoli a Montale" (dall'introduzione di Gino Marchi).
Poesie dialettali di diverso argomento, commentate da alcune vignette umoristiche.
Quadretti di vita vissuta: luoghi, situazioni, personaggi conditi da un pizzico di ironia ( ma non senza delicatezze).
Il volume si compone di 2 parti: il poemetto dedicato al L'Angiol d'Or, in cui si legge la storia della città di Parma come vista dall'suo angelo protettore, e una scelta di brani del poemetto storico L'assedi e la battaglia d' Federico Second contra i Pramzan in cui si narra la rivolta dei parmigiani contro l'imperatore e la battaglia di Vittoria.
Raccolta di 50 componimenti, solo una piccola parte della vasta produzione di Casalini, ma probabilmente il suo volume più significativo, vario per soggetti ed espressioni.
Il volume è di fatto un'antologia di poesie scelte di Casalini ma costituisce anche la guida all'ascolto di una audiocassetta alla cui realizzazione hanno contribuito vari attori dialettali (tra cui la Lidia e Felice) con commento di brani di musica classica.
Il volumetto appartiene alla serie dei Battistén Panäda proseguita, anche dopo la morte del Galaverna, grazie all'opera del poeta Giovanni Casalini.
Pubblicato in periodo fascista, il volumetto è godibile per l'acume del Casalini, nonostante i dovuti omaggi al regime.
A proposito del titolo Ferrari ci racconta che fu scelto su suggerimento di Maurizio Corradi Cervi al posto dell'originario Sarär suj oc poiché un po' più ottimista e poiché esso "risponde alla natura dei versi che compongono questa raccolta: ...quelli consueti miei, dirò così, crepuscolari e nostalgici, forse un po' pezzaniani e gozzaniani; ma ce ne sono anche taluni scanzonati, sarcastici, bizzarri, dolenti, crudi...Un assortimento, insomma, di articoli diversi, come in un bazar..."
Secondo volume di Formentini dopo Brizi del 1975. Ricordi di giovinezza, nostalgie ma anche meditazioni sulla Parma contemporanea e, in generale, sulla vita.
GALAVERNA, Domenico:
Battistein Panada. Parma, Palatina Editrice, 1975. Collana Antologia Parmigiana, n.2. In 8°; pp. 393 con illustrazioni in nero nel testo; brossura editoriale illustrata; cucito. Allegata la riproduzione del foglio volante: L'innaugurazione del tramvaj d'Langhiran. In esaurimento DISPONIBILE € 35,00 |
Riproduzione anastatica del volume: Vitta del veir pramsanel Battistein Panada strolegh per necessità. Narrazioni rimate in vernacolo parmigiano di D. Galaverna. Langhirano, Tipografia Domenico Galaverna e Figli, 1899.
Le esilaranti disavventure di Battistein e della sua fida compagna Lorenza a partire dalla prima strenna in cui compaiono, nel 1852.
Le esilaranti disavventure di Battistein e della sua fida compagna Lorenza a partire dalla prima strenna in cui compaiono, nel 1852.
Pur non essendo ben nota la sua biografia, Galaverna fu forse il più conosciuto poeta parmigiano, almeno fino agli anni '40 del Novecento. La sua idea vincente furono i lunari (32 pp. in 16°) pubblicati ininterrottamente dal 1852 al 1899: Dopodiché cessò di scrivere.
Oltre ai lunari pubblicò anche Dialoghi e Commedie e 2 libri di Poesie. Questi volumi sono appunto la ristampa anastatica di Poesie in dialetto parmigiano di Domenico Galaverna, Parma, presso il libraio Enrico Pezzani, 1857 e 1870.
Contengono opere già edite e materiale inedito.
Oltre ai lunari pubblicò anche Dialoghi e Commedie e 2 libri di Poesie. Questi volumi sono appunto la ristampa anastatica di Poesie in dialetto parmigiano di Domenico Galaverna, Parma, presso il libraio Enrico Pezzani, 1857 e 1870.
Contengono opere già edite e materiale inedito.
GRANDI, Armando:
La coron'na dl'imperator. Come i Parmigiani, dopo un assedio lungo e terribile, sconfissero l'esercito forte ed agguerrito dell'imperatore Federico II di Svevia, nell'anno del Signore 1248. Con un'introduzione di Gino Marchi. Parma, Battei, 1992. In 8°; pp.191 ; brossura editoriale con alette; cucito. In commercio DISPONIBILE € 20,00 |
Non è nuova la letteratura dialettale parmigiani al racconto dei fatti storici. In questo caso "L'anima del raccontare di Grandi si accosta piuttosto alla romanesca Storia Nostra di C. Pascarella dove un popolano racconta immaginosamente gli avvenimenti più importanti della storia d'Italia... ha una sua originale coscienza e una sua disinvolta capacità narrativa che lo rendono singolare tra i libri parmigiani" (dalla prefazione di Gino Marchi).
Un breve glossario alla fine del volume aiuta il lettore meno esperto di dialetto.
Un breve glossario alla fine del volume aiuta il lettore meno esperto di dialetto.
I personaggi citati nel titolo sono l'ultimo duca di Parma, Carlo III di Borbone e il suo assassino, il sellaio Antonio Carra.
Si tratta dunque di un poemetto storico (come poi sarà La coron'na 'dl imperator, vd.) composto da 134 sonetti che costituiscono una sorta di epos popolare.
Un breve glossario alla fine del volume aiuta il lettore meno esperto di dialetto.
Si tratta dunque di un poemetto storico (come poi sarà La coron'na 'dl imperator, vd.) composto da 134 sonetti che costituiscono una sorta di epos popolare.
Un breve glossario alla fine del volume aiuta il lettore meno esperto di dialetto.
L'opera in cui l'attore Lanfranchi si scopre anche poeta.
"Quello che fa nuove -nel panorama della poesia dialettale parmigiana - queste poesie di Lanfranchi è certo l'intenzione, spesso riuscita, di innestare al ceppo delle tradizionali moralità pezzaniane e del burlesco zerbiniano, nuove allusioni e nuovi argomenti tratti dai grandi problemi dell'umanesimo dei giorni nostri: l'aborto, l'inquinamento, la droga, il razzismo e altro" (Giovanni Petrolini)
"Quello che fa nuove -nel panorama della poesia dialettale parmigiana - queste poesie di Lanfranchi è certo l'intenzione, spesso riuscita, di innestare al ceppo delle tradizionali moralità pezzaniane e del burlesco zerbiniano, nuove allusioni e nuovi argomenti tratti dai grandi problemi dell'umanesimo dei giorni nostri: l'aborto, l'inquinamento, la droga, il razzismo e altro" (Giovanni Petrolini)
Spiega Lanfranchi: "L'idea di stampare questo volumetto, mi è stata suggerita dalla continua richiesta di questi pezzi, ch'io spesso e volentieri leggo in occasione di festose riunioni. Questi fatterelli che mi sono stati suggeriti dalla vita quotidiana, io desidero offrirli a diletto dell'appassionato del nostro vernacolo, così, come un cuoco offrirebbe al buongustaio un buon piatto di cappelletti (sic!)"
Simpatici quadretti di carattere; uno dei pochi testi originali non poetici in dialetto parmigiano.
Dall'indice: La Josfen'na e la Miracla; Al mé putten soldà; A la Mutua; Al can dla Miracla.
Simpatici quadretti di carattere; uno dei pochi testi originali non poetici in dialetto parmigiano.
Dall'indice: La Josfen'na e la Miracla; Al mé putten soldà; A la Mutua; Al can dla Miracla.
Nativo di Ramiola, l'autore si è dedicato fina da giovane alla scrittura, sviluppando poi una vera passione per il teatro; divenne così il fondatore della compagnia dialettale "El ravisi" (sic). Ha raccolto numerosi successi in concorsi e rassegne di poesia.
Segnaliamo in particolare la seconda parte del volume contenente i racconti e i monologhi: un genere di produzione sempre interessante in una provincia, quella di Parma, in cui non manca certo la produzione poetica dialettale ma scarseggia senz'altro quella in prosa.
Segnaliamo in particolare la seconda parte del volume contenente i racconti e i monologhi: un genere di produzione sempre interessante in una provincia, quella di Parma, in cui non manca certo la produzione poetica dialettale ma scarseggia senz'altro quella in prosa.
Zibaldone di pensieri e ricordi riuniti in un "quadernetto" dall'autore in occasione del suo settantesimo compleanno. Si va dalla soddisfazione per il restauro delle Torri dei Paolotti a noterelle di politica e costume.
Testo italiano a fronte.
Testo italiano a fronte.
Parrucchiere per signora di mestiere, attore per passione, Manotti pubblica qui per la prima volta i suoi versi dedicati alle piccole meraviglie della vita quotidiana.
MAZZONI, Giovanni:
Na brisla. Sul frontispizio: Giovanni Mazzoni/crociato calciator/poeta a spasso. Disegni di Orio Silvani. Parma, Edizioni Libreria Carlo Lodi, s.a. (ma 1950 ca.) In 16°; pp. 103 con disegni in b/n nel testo e fuori testo; brossura editoriale illustrata; cucito. 1a edizione Fuori commercio DISPONIBILE € 20,00 |
Nella prefazione l'autore fa professione di modestia, indicando fin col titolo l'idea di avere fatto qualcosa senza pretese per il puro piacere di farlo. Si scusa anche, simpaticamente, per la grafia non corretta: "Non la conosco né mi sono premurato di impararla per indolenza e per una congenita inettitudine agli studi".
Non comune.
Non comune.
Già fondatore della compagnia dialettale "I fatti strani di Roncocampocanneto" nel 1991 e autore di alcune commedie dialettali (Il nonno, L'agriturisem, Ciopèn al calsoler, Al condominni ed la bonna armonia) e del volume in italiano Immense distese d'azzurro, Paladini raccoglie in questo volume alcune "riflessioni su momenti di vita vissuta".
PERLINI, Giuseppe:
Gäroi ed nozi. - 1a edizione Rime dialettali con disegni di Piero Furlotti. Milano, Arti Grafiche E. Milli, 1943. n. 4 della collana Tra zufoli e zampogne diretta da Giuseppe Micehli. In 8°; pp. 127 con diverse piccole vignette in nero nel testo; brossura editoriale. Fuori catalogo DISPONIBILE (disponibile copia rilegata artigianalmente, non conservata la copertina originale). € 40,00 - 2a edizione Seconda edizione introdotto da Gino Marchi. Parma, Battei, 1981. In 8°; pp. 127 con diverse piccole vignette in nero nel testo; brossura editoriale con alette; cucito. In commercio DISPONIBILE € 30,00 |
Ristampa anastatica di Gäroi ed nozi. Rime dialettali con disegni di Piero Furlotti, Milano, Arti Grafiche E. Milli, 1943 che costituisce la prima edizione del libro.
Esso fu lodato per "quella originale introspezione psicologica che caratterizzò la sua poesia d'amore di cui (a detta di J. Bocchialini) non si aveva traccia nella dialettologia parmense prima di lui".
Si tratta della prima ed unica raccolta di poesie dialettali di Perlini che però pubblicò anche altro tra cui le poesie in italiano di Eppure Dio vegliava sopra il sole (vd.).
Esso fu lodato per "quella originale introspezione psicologica che caratterizzò la sua poesia d'amore di cui (a detta di J. Bocchialini) non si aveva traccia nella dialettologia parmense prima di lui".
Si tratta della prima ed unica raccolta di poesie dialettali di Perlini che però pubblicò anche altro tra cui le poesie in italiano di Eppure Dio vegliava sopra il sole (vd.).
1a edizione:
La bagaron'na, ovverosia storia äd tre soreli ch'j an pers na bendission. Illustrazioni di Chiaretta Buratti. A cura di Renzo Pezzani nell'Eremo di Villazzitta in Castiglione Torinese. Torino, s.e. (Edizioni Palatine), 1949. In 8°; pp. 55 con numerose illustrazioni nel testo; brossura editoriale; cucito. Fuori catalogo. DISPONIBILE € 50,00 2a edizione: Al marches Popò. Un prologo, quattro atti brevi e tre intermezzi; La bagaron'na. Ovverosia, storia ad tre sorelj ch'j an pers na bendission con Illustrazioni di Chiaretta Buratti Parma, Battei, 1973. In 8°; pp. 135; brossura editoriale con titolo al piatto e al dorso e sovraccoperta; cucito. Fuori catalogo DISPONIBILE € 35,00 |
"Se qualcuno vi dirà che il dialetto parmigiano è difficile a intendersi, rispondete che ogni cosa bella è sempre difficile; se vi dirà che è inutile scrivere in dialetto, per pochi, quando abbiamo una lingua così bella che tutti parlano e leggono, rispondete che in Italia ci sono tante campane ma quella della vostra parrocchia vi canta al cuore come nessun'altra; se vi dirà che i dialetti sono destinati a morire rispondete che, appunto per questo preparate al vostro un monumento nel cuore". (Renzo Pezzani)
PEZZANI, Renzo:
1a edizione: Bornisi. Canzoniere parmigiano. Con 5 disegni dell'autore. Parma, presso la Libreria Fiaccadori della Società Editrice Internazionale, 1939. In 8°; pp. 142, brossura editoriale ; cucito. DISPONIBILE € 60,00 8a edizione: Bornisi = Braci sotto la cenere Traduzione di Antonio Battei; prefazione di Giuseppe Marchetti. Parma, Battei, 2007. In 8°; pp. 161 con 5 disegni dell'autore e un disegno di Luigi Tessoni; brossura editoriale con alette; cucito. Testo italiano a fronte. In commercio DSPONIBILE € 25,00 |
Anni più tardi Pezzani ebbe a dire di questo libro: "Bornisi è nato da un abbandono del mio cuore a un mondo di ricordi. ognuno de' suoi componimenti è un giorno, un attimo della mia giovinezza ritrovato in fondo al cuore come in fondo a un cassetto stipato dal disordine di antiche memorie. Cerchi una cosa e ne trovi un'altra. Cerchi una vecchia lettera e ti trovi fra le mani un fiore secco, il ritratto di una morosa dimenticata, le medaglie della prima Comunione, le stellette di soldato".
Il capolavoro della poesia dialettale parmigiana.
Nel libro: BORNISI: Compliment; Compliment; Fa la nana; Fa la nana; Mama; Scondon; Tira e mola; FNESTRI AVERTI: Nadal; Ultma neva; Vent nov; Primavera; Par violi; San Giusep, Gioron di mort; I POVRETT: La siora marchesa; La mnestra di frè, La prima messa; Padre Lino; AMOR: La speransa; Al prim amor; Stant'ani; COR PRAMZAN: La mè méstra d'prima; Jup, jup, cavalon...; La musica in piassa; I dan l'Otello; L'ostaria dal ciel; MACI 'D SANGOV: Anviti; La banda 'd Bogles; Salut.
Il capolavoro della poesia dialettale parmigiana.
Nel libro: BORNISI: Compliment; Compliment; Fa la nana; Fa la nana; Mama; Scondon; Tira e mola; FNESTRI AVERTI: Nadal; Ultma neva; Vent nov; Primavera; Par violi; San Giusep, Gioron di mort; I POVRETT: La siora marchesa; La mnestra di frè, La prima messa; Padre Lino; AMOR: La speransa; Al prim amor; Stant'ani; COR PRAMZAN: La mè méstra d'prima; Jup, jup, cavalon...; La musica in piassa; I dan l'Otello; L'ostaria dal ciel; MACI 'D SANGOV: Anviti; La banda 'd Bogles; Salut.
Poemetto giovanile di Renzo Pezzani rimasto inedito fino alla sua prima pubblicazione nell'edizione di Oc Luster curata dalla "Famija Pramzana" nel 1950. La stessa Famija lo ripropone nel 1991, 40° anniversario della morte del poeta.
Il gentile verseggiare di Pezzani, usato per trattare un argomento assolutamente inconsueto nella letteratura dialettale: non dovrebbe mancare in una biblioteca parmigiana.
Di non facile reperibilità.
Il gentile verseggiare di Pezzani, usato per trattare un argomento assolutamente inconsueto nella letteratura dialettale: non dovrebbe mancare in una biblioteca parmigiana.
Di non facile reperibilità.
PEZZANI, Renzo:
Oc luster. 1a edizione: Oc luster. Poesie parmigiane 1950. Parma, Edizioni della "Famija pramzana", 1950. Le illustrazioni sono di Latino Barilli, parmigiano. In 8°; pp. 194; brossura editoriale; cucito. Fuori catalogo DISPONIBILE € 50,00 3a edizione: Oc luster. Terza edizione introdotta da Gino marchi, con 24 illustrazioni di Latino Barilli. Parma, Luigi Battei, 1979. In 8°; pp. 244; brossura editoriale; cucito. In commercio DISPONIBILE € 20,00 |
Pubblicato poco prima della morte del poeta, questo è forse il volume in cui più si approfondisce il tema dei povrètt. Ha avuto una seconda edizione nel 1970 e quindi una terza nel 1979 che si differenzia dall precedente per le 8 pagine di prefazione di don Marchi.
Le poesie del volume sono:
ORI PRAMZANI: San Bernarden; Oc luster; Baricadi; Celestina; Ciao, papà! Parma; L'Italia; AHIMEDIO e BRIZI 'D BOMBON: Il vcen'ni dal Ricoveral dì 'd Nadal; Domenica; Al paes di puten; Rondanen'na pramzana; I boclen; Il man: IL STRII: La stria Plughen'na; La stria Fojetta; La stria Savata; La stria dal Ducca; AL FAMI: La dotren'na; Al cerghen, Al fagoten; Andar a padron; An son pu da mi!; Al gioren dla sagra; La primma e l'ultma; La me rezdora.
Le poesie del volume sono:
ORI PRAMZANI: San Bernarden; Oc luster; Baricadi; Celestina; Ciao, papà! Parma; L'Italia; AHIMEDIO e BRIZI 'D BOMBON: Il vcen'ni dal Ricoveral dì 'd Nadal; Domenica; Al paes di puten; Rondanen'na pramzana; I boclen; Il man: IL STRII: La stria Plughen'na; La stria Fojetta; La stria Savata; La stria dal Ducca; AL FAMI: La dotren'na; Al cerghen, Al fagoten; Andar a padron; An son pu da mi!; Al gioren dla sagra; La primma e l'ultma; La me rezdora.
Omaggio della Banca del Monte. Piccola scelta di alcune fra le più celebri poesie di Pezzani.
Al volume è abbinata un'audiocassetta con la registrazione dei testi letti da ben note voci parmigiane ( ad esempio Felice Bonazzi (Felice da Parma), Ettorina Cacciani, Paolo Menozzi (Pavlén), Lidia Zilioli).
Al volume è abbinata un'audiocassetta con la registrazione dei testi letti da ben note voci parmigiane ( ad esempio Felice Bonazzi (Felice da Parma), Ettorina Cacciani, Paolo Menozzi (Pavlén), Lidia Zilioli).
La prima edizione del volume è del 1942; ne sono seguite altre nel 1958, 1971, 1978 e infine 1980.
Dice Pezzani nella premessa: "Mi pare così di stabilire un nobile baratto tra me e il popolo parmigiano: tu mi presti il cuore e io ti dico quel che c'è dentro di dolori, di speranze, di malinconie, di fatiche mal pagate, di feste, di ombre, di luci".
Nel volume:
Sorgen; Gozinlen; La stria; Al di dla fera; Al ni; Fior; Al grill; Nota 'd Nadal; L'orben dla primma messa; Al vituren di mort; L'ingiuria; Parpaja dora, I riciamè; Paisan in sitè; Al sartor di povrett; Al crozon dill Grassji.
Dice Pezzani nella premessa: "Mi pare così di stabilire un nobile baratto tra me e il popolo parmigiano: tu mi presti il cuore e io ti dico quel che c'è dentro di dolori, di speranze, di malinconie, di fatiche mal pagate, di feste, di ombre, di luci".
Nel volume:
Sorgen; Gozinlen; La stria; Al di dla fera; Al ni; Fior; Al grill; Nota 'd Nadal; L'orben dla primma messa; Al vituren di mort; L'ingiuria; Parpaja dora, I riciamè; Paisan in sitè; Al sartor di povrett; Al crozon dill Grassji.
Curioso volume che raccoglie i primi versi dialettali di Pezzani composti nel 1927, destinati alle scuole di Parma ma rimasti in bozza.
Il libro contiene anche alcune note di grammatica parmigiana.
Il libro contiene anche alcune note di grammatica parmigiana.
La vicenda personale del poeta si dipana tra lo scuro delle nuvole (la sua prigionia a Dachau, di cui racconta nelle prime poesie) e il progressivo ritorno al sereno e alla parmigianità: una sorta di diario di una vita.
Per diverso tempo Soncini ebbe un angolo nella pagina Tutta Parma della Gazzetta dove con vignette umoristiche e brevi composizioni dialettali canzonava fatti e personaggi della città: il volume raccoglie i suoi lavori comparsi sul quotidiano nell'anno 1973.
Di assoluta attualità alcune tematiche come quelle trattate in Gli ultimi vecchi borghi, Chi è che sporca la città? Gioie e dolori della posta.
Di assoluta attualità alcune tematiche come quelle trattate in Gli ultimi vecchi borghi, Chi è che sporca la città? Gioie e dolori della posta.
Bozzetto comico incentrato sullo scambio di battute fra Pepino, pensionato, e sua moglie Elvirén, casalinga.
E' la terza volta che Tamburini mette in scena i suoi due, ormai celebri, personaggi.
E' la terza volta che Tamburini mette in scena i suoi due, ormai celebri, personaggi.
"Appassionatamente sono rivissuti i ricordi della Parma di ieri e della vita grama della fanciullezza del poeta bambino e dei suoi compagni di giochi".
Ci piace segnalare la curiosa L'Otello d'adessa in cui, coraggiosamente, Tamburini emula Pezzani raccontando di un Otello e di un Teatro che, ahinoi, non son più quelli di una volta...
Ci piace segnalare la curiosa L'Otello d'adessa in cui, coraggiosamente, Tamburini emula Pezzani raccontando di un Otello e di un Teatro che, ahinoi, non son più quelli di una volta...
Tornano il pensionato Pepino e sua moglie Elvirén impegnati in una giocata al lotto.
Bozzetto comico scritto dal presidente del Club dei 27 in omaggio a Verdi e a tutti gli appassionati di musica verdiana.
Il testo fu inizialmente recitato da Lidia (Zilioli) e Felice (Bonazzi) che hanno dato voce ai due personaggi della scenetta: il pensionato Peppino e sua moglie, la casalinga Elvira.
Fra i pochi testi dialettali per teatro pubblicati. Il componimento ha testo a fronte in italiano.
Il testo fu inizialmente recitato da Lidia (Zilioli) e Felice (Bonazzi) che hanno dato voce ai due personaggi della scenetta: il pensionato Peppino e sua moglie, la casalinga Elvira.
Fra i pochi testi dialettali per teatro pubblicati. Il componimento ha testo a fronte in italiano.
Si tratta della prima raccolta di poesie di Tentolini al quale il Bocchialini non risparmia qualche critica ma che trova comunque gradevole nei suoi più sinceri accenti intimi e nel suo tono a volte delicatamente giocoso.
Prima di questo libro, Tentolini aveva visto pubblicate solo 3 liriche nel volume dello stesso Bocchalini Il dialetto vivo di Parma e la sua letteratura (vd.).
Prima di questo libro, Tentolini aveva visto pubblicate solo 3 liriche nel volume dello stesso Bocchalini Il dialetto vivo di Parma e la sua letteratura (vd.).
Accompagnate dalle belle illustrazioni di Cesare Gobbo, il secondo volume delle piacevoli rime di Tentolini in cui "Il lettore potrà tradurre il titolo di questa raccolta con Luci e lucciconi , ovvero con Luci e lucciole, a seconda del suo temperamento".
Ormai, ahimé, assai utile la traduzione in italiano a fondo pagina.
Ormai, ahimé, assai utile la traduzione in italiano a fondo pagina.
La garbata semplicità dei versi di Tentolini, in particolare rapidi schizzi di paesaggi e momenti dell'anno, in una leggera antologia.
La traduzione completa in italiano delle poesie è in nota a piè di pagina.
La traduzione completa in italiano delle poesie è in nota a piè di pagina.
Il dialetto usato come mezzo per fissare sulla pagina momenti di cronaca fra i più difficili dei nostri tempi. Si tratta degli "appunti" presi da Tentolini dai tempi immediatamente precedenti la guerra fino al 1945. Come ci ricorda l'autore, questo volume era stato scelto da Giuseppe Micheli per avviare la collana dialettale "Tra zufoli e zampogne" (progetto purtroppo poi abbandonato per cause di forza maggiore).
"Son rime vecchie e nuove, tratte dalle molte, in gran parte disperse, scritte per mio diletto; son rime di varie gamme e di diverso genere, italiane e vernacole".
Per la grafia dialettale l'Ugolotti si rifà a Il dialetto vivo di Bocchialini ("prezioso volume che non dovrebbe mancare presso nessun cultore della letteratura parmigiana").
Non comune.
Per la grafia dialettale l'Ugolotti si rifà a Il dialetto vivo di Bocchialini ("prezioso volume che non dovrebbe mancare presso nessun cultore della letteratura parmigiana").
Non comune.
Il volume è stato pensato dall'autore per "far conoscere al pubblico di Parma i suoi versi vernacoli, pensati e scritti in un altro mondo, ma sentiti e vissuti col cuore inesorabilmente legato a Parma ... in un invitto amore per la città natica sempre desiderata e sempre rimpianta" quando, per la malinconia, "anca 'l sol al s'volta indrè".
Raccolta di poesie costituita da un poemetto autobiografico che dà il titolo al libro "La vita di un uomo è come quella di tutti gli uomini: fatalmente , si risolve da sempre in tre cose essenziali: si nasce, si vive, si muore" (L. Vicini).
"Vorrei unire nella memoria anche quella Parma di tanti e tanti anni fa che mi è rimasta nel cuore come un'immagine meravigliosa".
Artaj, ritagli, "ultimo resto, sì, ma di cose eccellenti. I ritagli di tortelli e anolini che, dopo il giorno di festa, prolungavano ...l'ultimo sapore di una mensa ricca e squisita, vorrebbero qui suggerire quanto ancora di inedito è rimasto in quella fervida fantasia di Vicini".
Presentata come la conclusiva delle otto raccolte di versi di Vicini, in realtà sarà poi seguita da altri volumi.
Presentata come la conclusiva delle otto raccolte di versi di Vicini, in realtà sarà poi seguita da altri volumi.
La poesia che dà il titolo alla raccolta fruttò a vicini il premio letterario "Luigi Zanfi" a Modena nel 1995. Il volume contiene anche "strofe lontane scritte per varie occasioni e dedicate a persone care....fuori dal tempo ma non fuori dal cuore" (L. Vicini).
Nuova e inattesa pubblicazione di Vicini che si era già congedato dai suoi lettori nel precedente Artaj. Anche qui la "Parma lontana nel tempo: città sorniona e trasognata che mi ha suggerito piacevoli momenti di poesia".
Gino Marchi individua nel poemetto Il memorii däl cor, una delle composizioni di Vicini più riuscite in assoluto.
Gino Marchi individua nel poemetto Il memorii däl cor, una delle composizioni di Vicini più riuscite in assoluto.
"Anche quest'ultima raccolta di Luigi Vicini è un documento di parmigianità, per fedele registrazione del 'dialetto civile' e per quei temi di vita quotidiana che sono così consoni alla tradizione del nostro vernacolo". (G. Marchi).
Il titolo della raccolta è il titolo della poesia dedicata al Gruppo Verdiano Grotta Mafalda. Varie altre liriche del volume sono a oro volta dedicate a personaggi noti o illustri della città.
VICINI, Luigi:
La primma viöla = La prima viola. - 1a edizione: (Disegni di Latino Barilli; prefazione di Jacopo Bocchialini) Parma, Stime, 1950. In 8°; pp. 77 con illustrazioni in nero nel testo; brossura editoriale; cucito. Fuori catalogo attulamente NON DISPONIBILE - 2a edizione: Disegni di Latino Barilli; traduzione di Antonio Battei; prefazione di Jacopo Bocchialini; introduzione di Giuseppe Marchetti. Con una lettera di Renzo Pezzani. Parma, Battei, 1998. In 8°; pp. 115 (4); brossura editoriale con alette; cucito. Testo italiano a fronte. In commercio DISPONIBILE € 20,00 |
La seconda edizione del 1998 viene riproposta al pubblico a cinquant'anni dalla prima con l'aggiunta del testo a fronte italiano, così come viene fatto anche con Bornisi di Pezzani.
Il volume con cui Vicini torna a pubblicare dopo Parma l'è fata acsì del 1969.
"Le strade su cui il poeta indugia sono le strade di sempre che furono già avventura d'un'infanzia inquieta e gioiosa anche se di miseria: borghi, case, osterie, botteghe, campi di periferia, chiacchiere di donne ... Vicini non si sente di casa nella parma d'oggi ... si volge a quel mondo come colui che, dovendo rianimare un fuoco, guarda sollecito e accorato l'ultima brace".
VICINI, Luigi:
Vol ad parpaii. Poesie in dialetto parmigiano. Prefazione di Arturo Scotti; illustrazione del pittore Luigi Tessoni. Parma, Battei, 1955. Collana Musa Dialettale Parmense. Prima edizione. In 8°; pp. 196 con illustrazioni in nero nel testo; brossura editoriale illustrata; cucito. Fuori catalogo DISPONIBILE € 35,00 |
Secondo volume dialettale di Vicini dopo La primma viola che ebbe buon successo di pubblico e critica. "Arguto bene spesso e sempre sicuramente dialettale, non solo nel lessico, impeccabile e mai italianeggiante, nel pensiero e nell'animo" (dalla prefazione di Arturo Scotti).
"E questo cantare ingenuo e buono, che ha la freschezza di un diario intimo, ci riporta al cuore voci, immagini e sentimenti dei nostri giorni parmigiani che ci toccano e, troppo presto, si dileguano nel pressante vivere d'oggi" (dalla prefazione di Remo Cattelani).
ZERBINI, Alfredo:
Tutte le poesie. A cura di Italo Petrolini. Parma, Step, 1965. Prima edizione. In 8°; pp. 367 con pp. 16 di tavole in nero fuori testo. Pubblicato in due vesti editoriali: - tutta tela editoriale arancione con sovraccoperta illustrata; cucito - brossura editoriale; cucito. Fuori catalogo. DISPONIBILE € 40,00 |
Il volume raccoglie celebri titoli dell'autore: La congiura di Fevdatari; Sott'al Torri di Pavlot; Nota d'Agost; I me ragass e poesie inedite.
Presso l'editore, esaurito in tutte le edizioni.
Presso l'editore, esaurito in tutte le edizioni.
Rarissimo opuscolo in cui Zerbini, poeta che ben conosciamo come impegnato sia socialmente sia politicamente, dedica i suoi versi alla Resistenza, e in particolare agli uomini della Brigata Garibaldi.
La pubblicazione del volume prende le mosse dalla scoperta, nell'archivio della federazione del PCI di Parma, di due documenti autografi di Zerbini (tra cui la sua richiesta di iscrizione al Partito) e dalla successiva indagine nell'archivio Zerbini. Gli scritti qui pubblicati (poesia ma anche prosa) completano la figura di Zerbini come poeta ma anche come uomo.
Non sono le sue poesie più belle, ma il volume è interessante.
Non sono le sue poesie più belle, ma il volume è interessante.
ZERBINI, Alfredo:
La Congiura di Fevdatäri. Poemetto storico-narrativo in dialetto parmigiano. Parma, con i tipi della "Bodoniana", 1947. In 8°; pp. 95; brossura editoriale con illustrazione applicata al piatto; spillato. Edito sotto gli auspici del Comitato Parmense "Per l'Arte". Fuori catalogo attualmente NON DISPONIBILE |
Prima edizione del poemetto che tratta il celebre episodio della supposta congiura ordita nel 1611 dai nobili parmigiani contro il duca Ranuccio Farnese, culminata nell'esecuzione capitale dei congiurati e della loro guida Barbara Sanseverino, contessa di Sala e marchesa di Colorno.
Per la grafia dialettale, Zerbini si è avvalso dell'aiuto di Jacopo Bocchialini.
L'opera merita attenzione per l'ampiezza dello svolgimento e la difficoltà della materia.
Per la grafia dialettale, Zerbini si è avvalso dell'aiuto di Jacopo Bocchialini.
L'opera merita attenzione per l'ampiezza dello svolgimento e la difficoltà della materia.
Di sapore boccaccesco, il manoscritto che raccontava le avventure del signor Giuseppe e della signor Gismonda e della loro giovane serva ebbe sorte travagliata. Una delle due copie esistenti fu distrutta lo stesso anno della redazione (1942) la seconda è ricomparsa più di trent'anni dopo offrendo l'occasione di pubblicare questo inedito.
Di fatto l'opera costituisce la prima esperienza poetica dialettale di Zerbini.
Di fatto l'opera costituisce la prima esperienza poetica dialettale di Zerbini.
ZERBINI, Alfredo:
La gossa. - 1a edizione Parma, Tipografia La Bodoniana, 1944. In 8°; pp. 4; brossura editoriale; spillato. attualmente NON DISPONIBILE - 3a edizione Parma, Tipografia Step, 1948. In 8°; pp. 4; brossura editoriale; spillato. Estratto da "Aurea Parma", fasc. unico anno 1944. attualmente NON DISPONIBILE |
Si tratta di una chicca: l'edizione a sé stante, di una delle più celebri poesie del panorama dialettale, ricompresa poi nella raccolta Sott al tòrri di Pavlot (1953).
L'ultima pubblicazione di Zerbini prima della morte avvenuta l'anno successivo. Si tratta di una lunga novella in versi ambientata in Oltretorrente tra Borgo dei Minnelli, Borgo Carra, Borgo Paglia.La dedicò ad Ildebrando Pizzetti che, ringraziandolo, la definì «Stupendo, potente poemetto».
"E' una trentina di poesie profondamente sentite, lungamente meditate e rifinite con appassionato amore e riguardosa delicatezza" (Arnaldo Barilli) sotto l'emblema dell'Oltretorrente, le Torri gemelle dei Paolotti. Alcune già pubblicate altrove.
Ricordiamo che questa è la raccolta che contiene la giustamente celeberrima La gòssa.
Ricordiamo che questa è la raccolta che contiene la giustamente celeberrima La gòssa.
TEATRO DIALETTALE PARMIGIANO
Opera assai originale, scritta nel bel dialetto del marchese Corradi - Cervi, purtroppo ingiustamente poco considerata. In 3 quadri ambientati nella sera del 17 dicembre 1847, nel pomeriggio del 19 marzo 1848 e nella mattina del 20 marzo 1848 sono narrati eventi dei moti risorgimentali a Parma.
Da riscoprire.
Da riscoprire.
PEZZANI, Renzo:
Al marches Popò. Un prologo, quattro atti brevi e tre intermezzi per le scene dialettali parmigiane. Disegni di Salvatore Maestri. Parma, E. Ronchini Editore, s.a. (ma 1966). In 8°; pp. 78 con alcuni disegni in nero nel testo; brossura editoriale illustrata; rilegato all'americana (fresato, non cucito). Fuori commercio. DISPONIBILE € 50,00 Raro! 2a edizione: Al marches Popò. Un prologo, quattro atti brevi e tre intermezzi; La bagaron'na. Ovverosia, storia ad tre sorelj ch'j an pers na bendission con illustrazioni di Chiaretta Buratti Parma, Battei, 1973. In 8°; pp. 135; brossura editoriale con sovraccoperta; cucito. Fuori catalogo attualmente NON DISPONIBILE |
Commovente opera teatrale di Pezzani che narra la tragica vicenda del Marchese Pomponio Campana.
La prima lettura di Al Marchéz Popò fu effettuata la sera del 13 febbraio 1965 nel Ridotto del Teatro Regio dalla Compagnia Dialettale Parmense "Bruno Lanfranchi" con la partecipazione di Bruno Lanfranchi, Angelo Azzi, Elvira Balestrazzi, Andrea Bellanova, Attils Furlotti, Agostino Lodi, Francesco Maiola Giordana Pagliari Giacomino Fereoli; con musiche originali di Renato Falavigna.
Si deve a Lanfranchi anche la pubblicazione di questo volumetto, edito postumo a circa quindici anni dalla morte del poeta.
Testo drammatico, a tratti realmente commovente: nella figura del personaggio, Pomponio Campana, si legge la difficile situazione personale del poeta, così come tratti dalla realtà quotidiana sono anche gli altri personaggi. Un canto appassionato e pieno di nostalgia per la Parma che va scomparendo.
Un bellissimo testo.
La prima lettura di Al Marchéz Popò fu effettuata la sera del 13 febbraio 1965 nel Ridotto del Teatro Regio dalla Compagnia Dialettale Parmense "Bruno Lanfranchi" con la partecipazione di Bruno Lanfranchi, Angelo Azzi, Elvira Balestrazzi, Andrea Bellanova, Attils Furlotti, Agostino Lodi, Francesco Maiola Giordana Pagliari Giacomino Fereoli; con musiche originali di Renato Falavigna.
Si deve a Lanfranchi anche la pubblicazione di questo volumetto, edito postumo a circa quindici anni dalla morte del poeta.
Testo drammatico, a tratti realmente commovente: nella figura del personaggio, Pomponio Campana, si legge la difficile situazione personale del poeta, così come tratti dalla realtà quotidiana sono anche gli altri personaggi. Un canto appassionato e pieno di nostalgia per la Parma che va scomparendo.
Un bellissimo testo.
PEZZANI, Renzo:
Al marches Popò. Un prologo, quattro atti brevi e tre intermezzi per le scene dialettali parmigiane; La Bagaron'na, ovverosia, storia ad tre soreli ch'j an pers na bendission. Illustrazioni di Chiaretta Buratti. Parma, Battei, 1973. In 8°; pp. 135 con illustrazioni in b/n nel testo; brossura editoriale con sovraccoperta; cucito; edizione numerata di 750 copie. 2a edizione di entrambi i testi. Fuori catalogo DISPONIBILE € 38,00 |
2a edizione di Al marches Popò in cui mancano le illustrazioni di Maestri. Il volume raccoglie due testi altrimenti assai difficilmente reperibili.
PROSA DIALETTALE PARMIGIANA
Simpaticissima iniziativa di Paolo Porcari che ha tradotto in dialetto parmigiano il celebre testo francese.
A una prima edizione in tiratura limitata a 500 copie presto esaurite, è seguita la ristampa.
L'iniziativa è tanto più lodevole, in quanto, come abbiamo già avuto occasione di dire, Parma da molti anni trascura i suoi lettori più giovani e inoltre, il nostro dialetto, a fronte di una ricca produzione poetica, manca di testi in prosa.
I parmigiani lo devono possedere.
A una prima edizione in tiratura limitata a 500 copie presto esaurite, è seguita la ristampa.
L'iniziativa è tanto più lodevole, in quanto, come abbiamo già avuto occasione di dire, Parma da molti anni trascura i suoi lettori più giovani e inoltre, il nostro dialetto, a fronte di una ricca produzione poetica, manca di testi in prosa.
I parmigiani lo devono possedere.