TRADIZIONE E SPIRITUALITA'
Volumi disponibili in libreria relativi alla Tradizione e alle tradizioni,
al tradizionalismo, alla spiritualità e al rapporto fra Individuo e Assoluto.
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Pensare l’assoluto come risultato, potremmo definirlo come il passaggio concettuale che va dallo specchio del mondo al mondo come specchio... in virtù della verità che Essere e Pensiero sono il Medesimo...
Filosofia platonica, Tradizione Ermetica e Sapere di Hegel, anche se con linguaggi differenti, a causa dei diversi contesti storico-culturali in cui si manifestano, dicono il Medesimo… il sapere è Uno e la Tradizione che è Sapere, Gnosi, può anche apparire in tanti volti e differenti immagini o discorsi, ma colui che è condotto dalla virtus del Cuore, inteso come centro vivente dell’Essere e quindi nous in senso arcaico, ne vedrà l’unica natura, riconoscendo sé stesso in essa come in uno specchio.
Filosofia platonica, Tradizione Ermetica e Sapere di Hegel, anche se con linguaggi differenti, a causa dei diversi contesti storico-culturali in cui si manifestano, dicono il Medesimo… il sapere è Uno e la Tradizione che è Sapere, Gnosi, può anche apparire in tanti volti e differenti immagini o discorsi, ma colui che è condotto dalla virtus del Cuore, inteso come centro vivente dell’Essere e quindi nous in senso arcaico, ne vedrà l’unica natura, riconoscendo sé stesso in essa come in uno specchio.
DRIEU LA ROCHELLE, Pierre:
Appunti per comprendere il secolo. Introduzione di Attilio Cucchi; fotografie di Cristina Gregolin. Parma, Edizioni all'insegna del Veltro, s. a. Collana Bibliotheca Aurea. In 8°; pp. 155 (2); cartonato editoriale con titoli e fregi oro al piatto e al dorso; cucito. Nuovo. DISPONIBILE € 18,00 |
"Ecco un testo di Drieu La Rochelle, scritto in un'epoca di crisi, che sarebbe bene prendere in considerazione. La nozione di decadenza, che ha così grande rilievo nella sua opera ed ha avuto tanto peso nella sua vita, in questo libro è messa in prospettiva: il movimento della nostra storia viene analizzato dal Medio Evo fino all'epoca attuale.
Secondo Drieu, la separazione dell'anima e del corpo si trova all'origine di quell'indebolimento complessivo che è la decadenza. Il punto di riferimento è il mondo greco; il Medio Evo è l'età della costruzione; poi la Francia e l'Europa esauriscono le loro forze. Il disprezzo del corpo è l'errore fatale.
Si può anche non concordare con questa ampia analisi alla quale l'autore sottopone il movimento spirituale ed artistico, ma perché ignorarla?" (André Bourgeois).
Questa nuova edizione italiana, preceduta da un saggio introduttivo di Attilio Cucchi sulla "rivoluzione del corpo", è impreziosita da un apparato iconografico dovuto a Cristina Gregolin, che riproduce le statue degli atleti presenti nello Stadio dei Marmi del Foro Mussolini.
Secondo Drieu, la separazione dell'anima e del corpo si trova all'origine di quell'indebolimento complessivo che è la decadenza. Il punto di riferimento è il mondo greco; il Medio Evo è l'età della costruzione; poi la Francia e l'Europa esauriscono le loro forze. Il disprezzo del corpo è l'errore fatale.
Si può anche non concordare con questa ampia analisi alla quale l'autore sottopone il movimento spirituale ed artistico, ma perché ignorarla?" (André Bourgeois).
Questa nuova edizione italiana, preceduta da un saggio introduttivo di Attilio Cucchi sulla "rivoluzione del corpo", è impreziosita da un apparato iconografico dovuto a Cristina Gregolin, che riproduce le statue degli atleti presenti nello Stadio dei Marmi del Foro Mussolini.
Julius Evola tratta in quest’opera del problema dei comportamenti che umano differenziato si addicono in un’epoca di dissoluzione; in particolare, illustra la via intellettuale, interiore, personale.
EVOLA, Julius:
Rivolta contro il mondo moderno. Saggio introduttivo di Claudio Risé. Appendici di A. Grossato, R. Melchionda, G. Monastra. Bibliografie a cura di G. Casalino, R. Fondi, A. Morganti, G. Monastra, C. Mutti, C. Risé, V.E. Vernole. Quarta edizione corretta. Roma, Mediterranee, 2010. In 8°; pp. 481; brossura editoriale illustrata con alette; cucito. Nuovo. DISPONIBILE € 36,50 |
È questa l’opera principale di Julius Evola, completata tra la fine del 1931 e l’inizio del 1932, pubblicata in Italia nel 1934 e in Germania nel 1935.
Esprime una multiforme e vastissima cultura, espone tesi inedite, ma soprattutto costituisce per l’Autore da un lato, il passaggio dalla filosofia e dall’esoterismo ad una complessa “visione del mondo” tradizionale; dall’altro, è la base per tutte le sue prese di posizione a carattere metapolitico e spirituale dei successivi quarant’anni.
È un’opera unica: pensata secondo un metodo “scientifico”, attenta alle varie acquisizioni nei diversi campi del sapere, propone al tempo stesso una interpretazione mitico-simbolica della storia del mondo. L’opera di Evola risale alle cause che hanno prodotto il mondo attuale, indica i processi che hanno esercitato già da tempo un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma di organizzazione superiore dell’esistenza. Il libro non si limita ad una descrizione della “crisi” del mondo moderno come fece René Guénon, e nemmeno si esaurisce in una polemica senza centro: con uno studio comparato abbracciante le civiltà più varie, indica ciò che nei diversi domini dell’esistenza può rivendicare un carattere di normalità in senso superiore: così per lo Stato, la legge, l’azione, la concezione della vita e della morte, il sacro, le articolazioni sociali, il sesso, la guerra, ecc., oltre a quelle vie che erano state già indicate per condurre l’individuo al di là della condizione umana anziché ridurlo a poco a poco ad un essere senza volto, a una parte sempre più dipendente di un collettivo in un mondo dominato dalla materia e dall’economia, perseguente solo forme di un benessere ottuso da animale umano.
«Un’opera il cui significato eccezionale si paleserà chiaramente negli anni che vengono. Chi lo legge si sentirà trasformato e guarderà all’Europa con un altro sguardo» (Gottfried Benn).
Esprime una multiforme e vastissima cultura, espone tesi inedite, ma soprattutto costituisce per l’Autore da un lato, il passaggio dalla filosofia e dall’esoterismo ad una complessa “visione del mondo” tradizionale; dall’altro, è la base per tutte le sue prese di posizione a carattere metapolitico e spirituale dei successivi quarant’anni.
È un’opera unica: pensata secondo un metodo “scientifico”, attenta alle varie acquisizioni nei diversi campi del sapere, propone al tempo stesso una interpretazione mitico-simbolica della storia del mondo. L’opera di Evola risale alle cause che hanno prodotto il mondo attuale, indica i processi che hanno esercitato già da tempo un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma di organizzazione superiore dell’esistenza. Il libro non si limita ad una descrizione della “crisi” del mondo moderno come fece René Guénon, e nemmeno si esaurisce in una polemica senza centro: con uno studio comparato abbracciante le civiltà più varie, indica ciò che nei diversi domini dell’esistenza può rivendicare un carattere di normalità in senso superiore: così per lo Stato, la legge, l’azione, la concezione della vita e della morte, il sacro, le articolazioni sociali, il sesso, la guerra, ecc., oltre a quelle vie che erano state già indicate per condurre l’individuo al di là della condizione umana anziché ridurlo a poco a poco ad un essere senza volto, a una parte sempre più dipendente di un collettivo in un mondo dominato dalla materia e dall’economia, perseguente solo forme di un benessere ottuso da animale umano.
«Un’opera il cui significato eccezionale si paleserà chiaramente negli anni che vengono. Chi lo legge si sentirà trasformato e guarderà all’Europa con un altro sguardo» (Gottfried Benn).
In questo libro Julius Evola, partendo dai principi di un "tradizionalismo integrale" traccia le linee essenziali di una dottrina dello Stato e di una visione generale della vita a carattere "rivoluzionario-conservatore": rivoluzionario, con negazione decisa delle ideologie e dei miti che dominano il mondo dell'attuale decadenza europea e specialmente italiana (anticapitalismo, antiliberalismo, anticomunismo); conservatore, come ripresa in tutti i domini dell'idea aristocratica, gerarchica e qualitativa che ha già costituito la base di una superiore tradizione dell'Occidente.
I principali argomenti affrontati ne Gli uomini e le rovine (1953), sono contenuti in nuce negli "undici punti" di Orientamenti (1950) di cui si ripubblicano le bozze con le correzioni autografe del filosofo.
Un libro che è certamente il più controcorrente e il più "reazionario" (in senso positivo e legittimo) che sia stato scritto in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
I principali argomenti affrontati ne Gli uomini e le rovine (1953), sono contenuti in nuce negli "undici punti" di Orientamenti (1950) di cui si ripubblicano le bozze con le correzioni autografe del filosofo.
Un libro che è certamente il più controcorrente e il più "reazionario" (in senso positivo e legittimo) che sia stato scritto in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
La presente edizione italiana de La crise du Monde Moderne si presenta, in qualche modo come un inedito, poiché la traduzione è stata condotta seguendo fedelmente il testo francese, a differenza di quella precedente, curata da Julius Evola che aveva operato qualche "aggiustamento".
René Guénon, il principale esponente del Tradizionalismo Integrale, colloca la "crisi del mondo moderno" in una vasta prospettiva storica, in relazione a quell'"età oscura" - fase terminale di un ciclo e conclusione di una lunga concatenazione di cause e di effetti preconizzata fin da tempi lontani.
I principali aspetti per i quali lo sviluppo del mondo moderno ha portato a una crisi inevitabile e profonda vengono magistralmente analizzati a uno a uno, non solo nel campo sociale, ma anche in quello della concezione generale della vita e della conoscenza.
L'introduzione di Julius Evola esponente di una linea di pensiero parallela a quella del Guénon offre alcuni utili punti di riferimento.
René Guénon, il principale esponente del Tradizionalismo Integrale, colloca la "crisi del mondo moderno" in una vasta prospettiva storica, in relazione a quell'"età oscura" - fase terminale di un ciclo e conclusione di una lunga concatenazione di cause e di effetti preconizzata fin da tempi lontani.
I principali aspetti per i quali lo sviluppo del mondo moderno ha portato a una crisi inevitabile e profonda vengono magistralmente analizzati a uno a uno, non solo nel campo sociale, ma anche in quello della concezione generale della vita e della conoscenza.
L'introduzione di Julius Evola esponente di una linea di pensiero parallela a quella del Guénon offre alcuni utili punti di riferimento.
Dalla metafisica dello Yoga alla Tradizione primordiale, dall’uomo secondo il Vedanta alla cultura indiana, dagli archetipi del mondo primordiale al paragone fra cultura tradizionale e cultura moderna. Una lezione che coglie gli insegnamenti di grandi studiosi della tradizione e dell’antichità come Kerényi, Guénon ed Evola.
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