THEATRUM BELLI PER ITALIAM...
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La campagna d'Italia del 1734 è la conclusione di una serie di avvenimenti, la Guerra di Successione Polacca, che, pur avendo preso avvio lontano dai nostri territori, ha visto Parma coinvolta per una serie di motivi di diverso tipo.
La battaglia conclusiva delle operazioni, la cosiddetta battaglia di Valera o di S. Pietro (perché combattuta il giorno 29 giugno) ebbe luogo proprio davanti alle mura della città.
La vittoria delle truppe gallo-sarde e la conseguente Pace di Vienna del 1738 ebbero come conseguenza l'assegnazione del Ducato di Parma e Piacenza agli Austriaci che manterranno il controllo della città fino alla Pace di Aquisgrana del 1748 (termine della Guerra di Successione Austriaca).
Con i nuovi accordi Don Filippo di Borbone, figlio secondogenito di Elisabetta Farnese e Filippo V di Spagna, diventò Duca di Parma e Piacenza cui venne aggiunta Guastalla.
Per una strana combinazione, il commediografo veneziano Goldoni si trovava a pernottare a Parma proprio quel giorno: nel suo diario resta una descrizione degli avvenimenti.
Ispirandosi a questa avventura egli scrisse poi la commedia "La guerra".
La prima opera non anonima in dialetto parmigiano è proprio il racconto di questi fatti, a firma di Gaspare Bandini.
Ultima curiosità: la pianta di Parma raffigurata fra le altre piante di città filoimperiali è la riduzione della celebre pianta del Merian (1640).
Una documentazione completa è disponibile in Libreria per chi fosse interessato all'acquisto.
La battaglia conclusiva delle operazioni, la cosiddetta battaglia di Valera o di S. Pietro (perché combattuta il giorno 29 giugno) ebbe luogo proprio davanti alle mura della città.
La vittoria delle truppe gallo-sarde e la conseguente Pace di Vienna del 1738 ebbero come conseguenza l'assegnazione del Ducato di Parma e Piacenza agli Austriaci che manterranno il controllo della città fino alla Pace di Aquisgrana del 1748 (termine della Guerra di Successione Austriaca).
Con i nuovi accordi Don Filippo di Borbone, figlio secondogenito di Elisabetta Farnese e Filippo V di Spagna, diventò Duca di Parma e Piacenza cui venne aggiunta Guastalla.
Per una strana combinazione, il commediografo veneziano Goldoni si trovava a pernottare a Parma proprio quel giorno: nel suo diario resta una descrizione degli avvenimenti.
Ispirandosi a questa avventura egli scrisse poi la commedia "La guerra".
La prima opera non anonima in dialetto parmigiano è proprio il racconto di questi fatti, a firma di Gaspare Bandini.
Ultima curiosità: la pianta di Parma raffigurata fra le altre piante di città filoimperiali è la riduzione della celebre pianta del Merian (1640).
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